“Newsmaking” e “gatekeeping”
Nel linguaggio della comunicazione mediatica, il termine “newsmaking” identifica l’ attività giornalistica della trasformazione degli eventi in notizie. Il “newsmaking “si basa a sua volta sul “gatekeeping” (ricerca delle notizie con un potenziale grado di notiziabilità*), attività incentrata su più livelli, che sono:
-strutturali
-relativi al prodotto
-relativi al mezzo
-relativi al pubblico
-relativi alla concorrenza
Se gli attentati di questi giorni sono un evento reale, la stessa cosa non si potrà dire del corollario di ipotesi e supposizioni allarmistiche di conio mediatico che invadono il quotidiano di tutti noi, generando angoscia e preoccupazione con ricadute pesantissime sulla nostra psiche.
Esse sono infatti il prodotto del “newsmaking” di cui sopra e rispondono alle esigenze del gatekeeping “strutturale” (impatto sulla nazione e sull’interesse nazionale, impatto internazionale, vicinanza-prossimità delle persone coinvolte, conflittualità, rilevanza e significanza dell’evento rispetto a possibili eventi futuri).
*la caratteristica di essere notizia.
Fonti bibliografiche: “La comunicazione politica”, Michele Sorice (ed Carocci).