Come ogni anno tornano le Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa. Il tema prescelto quest’anno dal Consiglio d’Europa è “Patrimonio culturale: Tutti inclusi”, a significare l’accessibilità senza barriere al patrimonio culturale, per tutti senza esclusioni. Ed è proprio ad una categoria che è sempre stata esclusa dalla partecipazione civile che l’Archivio di Stato di Massa ha deciso di dedicare la mostra documentaria “Le carte della follia. I malati psichiatrici nella documentazione dell’Archivio di Stato di Massa”.
L’esposizione intende valorizzare i documenti che raccontano come le malattie psichiche venissero percepite e trattate, quale fosse l’atteggiamento delle pubbliche amministrazioni verso i soggetti affetti da disturbi mentali e quali provvedimenti venissero presi per la loro cura, con una specifica attenzione al territorio apuano dove l’incidenza di tali patologie è stata, in alcuni periodi, piuttosto elevata.
Dalla beneficenza privata, per lo più religiosa, che tratta il soggetto psicotico alla stregua degli altri malati ma segregandolo in apposite “camere per matti” all’intervento dello Stato che offre sussidi per l’assistenza domiciliare o per pagare le rette in manicomi anche molto lontani, fino alla progettazione di un’ospedale psichiatrico apuano, moderno ed efficiente, che non vide mai la luce per l’incapacità degli amministratori di allora, divisi da inutili campanilismi, di decidere quale fosse il luogo più adatto dove far sorgere una struttura che, oltre ad abbattere le spese pubbliche e migliorare il benessere dei malati, avrebbe contribuito a creare un ritorno economico di non poco conto per la città prescelta.
Storie drammatiche di persone abbandonate, di alcolismo e malnutrizione, di traumi del cuore e depressioni non ancora codificate si accompagnano nello scorrere degli anni ai più profondi sentimenti d’amore e di carità per chi, diverso da noi, ha bisogno di supporto e costante sostegno come una madre con il figlio “disgraziato” o un marito incapace di riconoscere la propria famiglia.
La mostra sarà visitabile a ingresso gratuito nei giorni 25 e 26 settembre dalle ore 9 alle 12 con prenotazione obbligatoria scrivendo a as-ms@beniculturali.it. Per l’accesso è necessario presentarsi con mascherina e greenpass valido.
Archivio di Stato di Massa via Sforza 3 Massa
Per info 058541684