A partire da Venerdì 25 Settembre a Villafranca, proseguendo il Sabato successivo 26 Settembre a Pontremoli e poi ad Aulla verranno istituiti banchetti di raccolta firme affinchè venga interrotta, e quindi accantonata, la discussione in aula parlamentare sul DDL Cirinnà Emanuela Busetto esponente politico territoriale di FDI-AN sarà presente nei vari centri di raccolta firme che avverranno attraverso stampati dell’associazione Pro Vita: Sosteniamo il loro contributo e l’impegno che da mesi l’associazione va maturando su questo tema che ci riguarda sia a livello politico oltre che sociale in quanto in linea con le nostre idee sulla famiglia tradizionale che sempre più vediamo declassare ad un ruolo di secondo ordine. La relatrice del DDL è la senatrice Monica Cirinnà esponente PD, ed in sintesi, prosegue l’esponente di FDI-AN, il testo proposto alla discussione prevede di disciplinare le unioni gay e la loro convivenza. La creazione dunque di un nuovo soggetto giuridico direttamente nel codice civile considera che la nuova famiglia si costituisca di fatto difronte ad un ufficiale di stato civile alla presenza di due testimoni e venga iscritta nel registro comunale. Con questo progetto si abbraccia l’equiparazione di fatto dell’unione omosessuale alla famiglia naturale fondata sul matrimonio. Non solo, ma la formula contiene anche l’estensione della step-child adoption. Se uno dei due coniugi avesse avuto un figlio da un matrimonio o convivenza precedente, quindi biologicamente suo, la nuova coppia costituita potrebbe chiederne l adozione. Senza voler esser scambiati per omofobi, o discriminanti siamo più interessati a difendere i bambini da eventuali danni psicologici che un trauma del genere potrebbe causare nelle loro tenere menti. Nel nostro intento prosegue Emanuela Busetto, accogliamo anche le parole di buon senso espresse dalla chiesa cattolica attraverso il suo rappresentante della Cei, il cardinal Bagnasco, contro il fervore ideologico e la difesa e il riconoscimento della famiglia naturale come la sola composta da madre, padre e prole. D’ altro lato a livello legislativo, si potrebbe incorrerebbe ad un conflitto fra l’articolo 29 della costituzione che riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e l’eventuale nuovo testo civile. L’ Europa Stessa non ci impone nessuna legittimazione. Per non dare un ulteriore spallata culturale, di buon senso e di valori della famiglia tradizionale ed in virtù della difesa costituzionale apponendo la firma sulla petizione chiediamo a deputati e senatori di rifiutare l’approvazione del DDL Cirinnà.
Lunigiana. Fratelli d’ Italia-AN: “Raccolta firme contro DDl Cirinnà”.
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Davide Simone
Aquilano residente in Toscana, è giornalista iscritto all’ Albo, storiografo e consulente di comunicazione politica. Collabora da anni con numerose testate generaliste ed è cofondatore di quotidianoapuano-www.ilsitodimassacarrara.it, il primo quotidiano on line generalista della storia apuana.