Dopo le esternazioni pubbliche delle rappresentanze sindacali presenti in Apuafarma e due riunioni della commissione bilancio e società partecipate, inizia delinearsi un quadro ancor più fosco e che riguarda da vicino l’amministrazione comunale, a cominciare dall’assessore Andreazzoli. Da quanto affermano i sindacati, infatti, l’amministrazione comunale era perfettamente a conoscenza del fatto che l’azienda eseguisse sottocosto servizi per il Comune e della deficitaria struttura organizzativa dell’azienda. La verità era già iniziata ad emergere già venerdì scorso, quando ci sono stati presentati dati economici finalmente attendibili e puntuali. Per far comprendere lo scenario che ci è stato posto davanti, basti pensare che Apuafarma spendeva per i servizi di assistenza domiciliare ogni anno circa 1,3 milioni di euro e ne fatturava al comune solo 800 mila! Quando abbiamo chiesto all’assessore che cosa avesse fatto per impedire simili accadimenti, ha iniziato un goffo tentativo di scaricare le responsabilità sulla commissione consiliare bilancio e società partecipate. Ora, a parte il fatto che tale commissione è appunto composta da consiglieri comunali che come tali potrebbero non sapere nulla di bilanci e rendiconti, a differenza sua, assessore con delega al bilancio, ruolo esecutivo che si suppone sia affidato a persone competenti. L’aspetto drammatico, se vogliamo ironico, è che era stato proprio il suo sindaco ad approvare bilanci di Apuafarma, molto probabilmente falsi, che poi venivano portati all’attenzione della commissione. Inoltre, dal fatto che Apuafarma fornisse servizi sottocosto al comune a beneficiarne (a spese dei cittadini inconsapevoli) era proprio il bilancio del comune che, con i fondi necessari a pagare i veri costi dei servizi di Apuafarma, evidentemente ha preferito fare altre cose. Ora si comprende come l’assessore potesse vantarsi di non tagliare i servizi del sociale.. Magia? Tecnica sopraffina? Ma no, molto semplicemente si scaricava il peso delle note deficienza dell’amministrazione su Apuafarma Spa. Per tali ragioni, acclarato che il comune e l’assessore Andreazzoli fossero perfettamente a conoscenza della situazione di Apuafarma o che comunque avrebbe dovuto esserlo, chiediamo le dimissioni dell’assessore anche considerato che Apuafarma è solo l’ultima delle voragini che hanno interessato partecipate del comune di Carrara. Per quanto attiene le altre responsabilità di tutti i principali attori di questa brutta vicenda, a cominciare dai consigli di amministrazione e dai collegi sindacali, siamo certi che né l’amministrazione comunale, né PD né PSI abbiano alcuna volontà di fare alcuna chiarezza.
MoVimento 5 Stelle Carrara