Acqua che scarseggia, tubature intasate dall’aria e docce al sapore di ruggine tormentano da diverso tempo gli abitanti di Costamala, piccola frazione del comune di Licciana Nardi, che si trovano costretti a dover affrontare quotidianamente tali fastidiose e poco igieniche problematiche. Nonostante le continue segnalazioni protratte a GAIA S.p.A. , società responsabile del servizio idrico balzata alle cronache locali per i costanti disguidi tecnici e finanziari, l’incresciosa situazione non è mai stata risolta aggravandosi giorno per giorno. Alle proteste della popolazione locale ha dato voce Emanuela Busetto, esponente di FDI-AN ed ex candidata al consiglio regionale, che ha così commentato: “Impossibile non condividere i disagi che gli abitanti della frazione subiscono quotidianamente poiché il loro coro di dissenso ha solide radici di logicità, che vanno dal caldo torrido per il quale occorre aver a disposizione una maggior quantità di acqua, fino al non poter far uso di elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie per il rischio di poterle intasare o lesionare irrimediabilmente. Non è azzardato chiedersi a chi debba rivolgersi un abitante in caso di danni, cioè se in tal caso il responsabile sia l’ente erogatore, come di logica dovrebbe essere, o l’amministrazione locale, dal momento che ha deliberato poco tempo fa l’aumento alla partecipata. Costamala– prosegue Busetto- non è l’unica frazione del comune ad avere problematiche legate a Gaia, nell’ultima riunione, avvenuta al castello di Terrarossa, alla presenza del sindaco Manenti e dei dirigenti della società erano molte le persone che lamentavano il pessimo servizio legato alla presenza di acqua di color rosso che fuori usciva dai rubinetti e getti con scarsa pressione. È evidente che il primo cittadino di Licciana s’impegna a tener viva sul mercato una società la cui gestione è fallimentare, non accorgendosi che, a pochi km di distanza, precisamente nei pressi dell’ex passaggio a livello di Terrarossa, uno stanziamento di nomadi utilizza la ricchezza pubblica per lavare sedie, sdraio e camper. E’ facile non vedere– conclude la rappresentante di FDI- e ancora di più è semplice negare a chi paga le tasse un servizio soddisfacente e proporzionale all’esborso richiesto“.