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    Home»Politica»Amministrative Montignoso: Intervista ad Andrea Cella, candidato a sindaco di “Liberiamo Montignoso”
    Politica

    Amministrative Montignoso: Intervista ad Andrea Cella, candidato a sindaco di “Liberiamo Montignoso”

    Matteo MarchiniBy Matteo MarchiniMaggio 18, 2016Updated:Maggio 18, 2016Nessun commento6 Mins Read
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    QuotidianoApuano.net ha intervistato Andrea Cella, candidato a sindaco di Montignoso (elezioni che si terranno il prossimo 5 giugno) per la lista “Liberiamo Montignoso”:

     

    – Cosa l’ha spinta a candidarsi a sindaco di Montignoso?

    – Il fatto che 25 anni di amministrazioni Binaglia-Buffoni abbiano ridotto il bilancio comunale in stato comatoso. I Montignosini sono un popolo forte e orgoglioso della propria terra, meritano di poter avere un’alternativa che sia nuova e slegata dai soliti personaggi che ormai non hanno più niente da dire a loro discolpa. Ecco perché io insieme ad altri coraggiosi abbiamo dato vita alla lista “Liberiamo Montignoso”, con il chiaro obbiettivo di sottrarre e salvare la città dalle mani di quell’élite politica di sinistra che per anni si è comportata come un vero e proprio parassita succhiando poltrone e risorse. Vogliamo che si liberino le energie positive di cittadini, commercianti, imprenditori, liberi professionisti che amano la nostra città, e che si sentono troppo spesso ostacolati dalla burocrazia e dall’immobilismo della politica locale.

     

    – Nelle elezioni di giugno troviamo ben due liste del centrosinistra, secondo lei questa separazione potrebbe favorire la sua compagine civica?

    – I Montignosini stanno vivendo l’epilogo di una politica fatta solo di “clan” locali: queste persone non sono interessate al bene della collettività, sono solo impegnate a farsi guerra gli uni contro gli altri per motivi personali, mentre la comunità Montignosina sprofonda. Tanti elettori se ne stanno accorgendo e saranno molti di più alla fine della campagna elettorale. La lista “Liberiamo Montignoso” rappresenta l’alternativa con basi solide e non strumentali, per dare una svolta e mettersi alle spalle amministratori litigiosi e arroganti.

     

    – Ci può parlare un pò del suo programma?

    – Si può riassumere in tre concetti: Turismo, più Sicurezza e prima i Montignosini. Una gestione più scrupolosa e attenta del flusso turistico può portare lavoro e benessere alle attività di tutto il territorio, dal Cinquale al Pasquilio. Su questo bisogna ascoltare di più i cittadini e gli operatori, concertando con loro gli interventi da fare. In questo campo vanno risolte una volta per tutte le questioni RTA, ex-Cittadella dello Sport e raccolta differenziata: sulle RTA si tratta di tamponare i danni precedenti, non trasformando Cinquale in un dormitorio, concedendo dove possibile trasformazioni d’uso ma senza sconti sugli oneri di urbanizzazione e legando tali trasformazioni all’incremento dei servizi turistici. Per la Ex cittadella, l’area va mantenuta pulita ed è possibile concederla alle associazioni che ne facciano richiesta, in attesa di carpire fondi europei e regionali per una sua creazione definitiva: è chiaro che credere a chi ha governato fin’ora vuol dire ridare fiducia a chi doveva realizzare la cittadella dello sport con fondi addirittura risalenti ai mondiali di calcio di Italia ’90. Idem per la raccolta differenziata porta a porta a Cinquale, sbandierata nel programma PD del 2011 ma mai arrivata. O si fa, o si valutano le isole ecologiche videosorvegliate, ma qualcosa va fatto. Sulla sicurezza da sempre reputiamo che le amministrazioni locali debbano fare sistema, unendosi per fornire maggiori tutele: a partire dal servizio di polizia municipale, che se concordato con i comuni limitrofi permetterebbe una maggiore copertura del territorio. Negli ultimi giorni, guarda caso, anche l’attuale Sindaco di Montignoso si dichiara d’accordo con noi. Nel campo dei servizi sociali bisogna occuparsi prima dei Montignosini che hanno bisogno: possiamo riproporre anche qui i modelli di Padova e Arezzo, tanto per citare due comuni in cui gli Assessori della Lega Nord hanno studiato metodi di assegnazione delle case popolari più equi e che rispettino la priorità d’accesso ai residenti da diversi anni e che realmente hanno bisogno.

     

     

    – Se dovesse essere nominato nuovo sindaco, quali saranno le sue prime azioni?

    – Sbloccherei subito il Regolamento sul Baratto Amministrativo, portato proprio da me in Commissione e lì affossato dal PD fino ad oggi: si tratta di un patto tra cittadino e Comune, in base al quale il cittadino che abbia voglia di fare piccoli lavoretti si dichiari disponibile e per questo gli venga concesso uno sconto sulle tasse locali, previa verifica che il lavoro sia stato effettivamente svolto. Un piccolo provvedimento dal grande significato: riportare i cittadini a sentire il territorio comunale un bene di tutti, aumentando l’educazione civica e il rispetto verso i beni della comunità. Inoltre mi metterei subito al lavoro per eliminare GAIA S.p.a., con l’aiuto di tutti gli altri Sindaci che si rendano disponibili. Continuerei l’azione di ascolto dei cittadini, intervenendo su tutte quelle piccole criticità che il Comune è in grado di risolvere e che riporterebbero un minimo di decoro urbano sul territorio e di orgoglio nei Montignosini. Dobbiamo Liberare Montignoso dall’immobilismo!

     

     

     

    – Parliamo un secondo del lavoro. I dati dell’ISR sui tassi di disoccupazione nella provincia parlano di un 16,4% con quella giovanile (15-29 anni) al 49,1% ed in continua crescita. Secondo lei quale potrebbe essere una soluzione per questa emorragia? Come pensa di intervenire sul territorio di Montignoso per la disoccupazione giovanile?

    – Sviluppando la vocazione turistica di Montignoso ci saranno molte nuove opportunità per i ragazzi in cerca di lavoro: basti pensare a quanti settori si può dare ossigeno, dall’informatica (promozione turistica attraverso il web), ai bar e ai locali che avranno bisogno di maggior personale specialmente durante l’estate. Su questi temi si può sollecitare anche la Regione Toscana, in modo che eroghi maggiori fondi per la promozione turistica. Radunando le associazioni e ascoltandone le proposte, si possono concedere le zone di proprietà comunale per l’organizzazione di eventi le location non mancano: come l’area dell’ex cittadella dello sport e il Castello Aghinolfi. Dal Cinquale al Pasquilio sono tante le aeree dove creare eventi.

     

    – Eventi e turismo, che ruolo rivestono nel suo progetto elettorale?

    -Un ruolo centrale. Il programma turistico del Comune deve essere pronto al massimo entro Aprile, e le attività locali devono esserne al corrente. Bisogna ascoltare chi si alza tutti i giorni per aprire la serranda della propria attività, e quindi conosce bene le criticità di ogni iniziativa. Bisogna coinvolgere le persone di buona volontà, affinché col loro slancio a loro volta convincano gli altri che tutti insieme ci meritiamo un futuro migliore.

     

    – Un appello ai cittadini per votarla il prossimo 5 giugno?

    – Votare Liberiamo Montignoso significa spazzar via in un colpo solo tutti i baroni e baronetti che si sono alternati in 30 anni di amministrazioni e che hanno messo in ginocchio la città. Significa riprendersi la propria dignità di Montignosini. Significa votare un gruppo di persone che dalla politica non vuole prendere nulla ma che ha l’unico interesse di rimettere in piedi la città. E’ doloroso sentire ogni giorno i cittadini lamentarsi dei propri amministratori che di contro fanno orecchie da mercante. Se eletti progetteremo il futuro di questa città insieme ai cittadini, senza riempirci la bocca di progetti faraonici, come fanno i nostri avversari, ma con la consapevolezza che il cambiamento, quello vero, può avvenire solo con piccoli passi, concertati e ben realizzati.

     

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